giovedì 18 dicembre 2014

A bordo di una vongolara


Alcuni giorni fa, mi sono imbarcata all'alba per eseguire dei monitoraggi periodici sullo stato di salute degli stock ittici* di vongole (Chamelea gallina) in Alto Adriatico.
Non ero mai stata su una vongolara e, complice il sole splendente e il mare che più calmo non poteva essere, la giornata è andata alla grande! Partiti da Cattolica abbiamo navigato verso Nord, scorgendo due inconfondibili strutture della costa romagnola: la ruota panoramica Eye Love di Rimini e il grattacielo di Cesenatico!

Da Cesenatico abbiamo iniziato il campionamento: 9 zone (fino a tornare a Cattolica) con 3 transetti ciascuna, rispettivamente distanti 0.25-0.50-0.75 miglia** dalla costa. Obiettivo: raccogliere per ogni transetto due campioni: il campione di substrato, con tutti i vari organismi presenti e il campione detto vagliato, costituito dalle sole vongole, dopo aver filtrato il substrato per taglia e specie.

Insieme alle vongole e agli altri Molluschi Bivalvi e Gasteropodi presenti per la stragrande maggioranza, abbiamo pescato anche ofiure, oloturie Trachythyone elongata, un paio di rombi Scophtalmus rhombus e qualche mazzancolla Penaeus kerathurus, che ho provato ad assaggiare cruda (come è stato consigliato a me, confermo che il suo sapore si apprezza al meglio tenendola qualche secondo in più in bocca). Ho anche mangiato i cosiddetti cuori, chiamati così per via della loro forma (Acanthocardia tubercolata). Sono dei grossi bivalvi con un esagerato e muscoloso piede rosso.. ebbene è proprio quella la parte che si mangia e sorpresa... ha un inaspettato gusto di frutta, per l'esattezza di melone!!! Provare per credere! 

La pesca delle vongole rappresenta una delle principali risorse per la pesca in Alto e Medio Adriatico e risale a tempi antichi, ma a partire dagli anni '60, con l'introduzione delle draghe idrauliche è iniziato un graduale esaurimento della risorsa.
La vongolara attuale è un'imbarcazione provvista di una draga idraulica, posta a prua, che, dopo essere stata calata, come un rastrello penetra nel fondo sabbioso o fangoso e raccoglie gli organismi presenti nel substrato. La draga è costituita da una griglia metallica (maglia di circa 12 mm) e da una pompa che spruzzando acqua dilava dalla draga le parti di substrato più minuto.
Decisamente interessante è stato ascoltare i pescatori discutere sulle difficoltà che riscontrano ormai da 2-3 anni poichè a causa di un eccessivo sfruttamento della risorsa e secondo loro anche per alcune morie inspiegabili, la quantità del pescato si è ridotta notevolmente. È in atto una vera crisi del settore e come soluzione gli operatori chiedono a gran voce all'UE di modificare i regolamenti in favore di un abbassamento della taglia minima di cattura. Attualmente questa è fissata in 25 mm, ma viene oggi contestata come immotivatamente eccessiva, se comprovato che la specie raggiunge la maturità riproduttiva al di sotto dei 18 mm.


*Stock ittico ---> frazione della popolazione che può esser soggetta alla pesca commerciale. A differenza dell'intera popolazione non conta gli individui avannotti e i giovanili, non sfruttabili dalla pesca poichè sotto la taglia minima di cattura.
**Miglio marino = 1852 m.


domenica 8 giugno 2014

World Ocean Day!


 

Noi tutti dipendiamo dagli oceani, insieme possiamo salvarli!
Si celebra oggi, 8 giugno, la Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day), ricorrenza istituita dall’ONU allo scopo di celebrare i mari di tutto il mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grande risorsa che costituiscono per l’uomo e per il pianeta e sulla necessità di modificare i nostri comportamenti quotidiani per salvaguardarli. La giornata, nata l’8 giugno 1992 durante il Vertice sull’ambiente di Rio de Janeiro, è stata ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite nel 2008 e da allora viene celebrata ogni anno a livello mondiale.
 



Lo slogan "Insieme abbiamo il potere di proteggere l’oceano!" vuole coinvolgere quante più persone nella conservazione dei mari, nelle nostre comunità e a livello mondiale. Gli oceani giocano un ruolo chiave per la vita sulla Terra. Secondo le Nazioni Unite, sono "i polmoni del nostro pianeta, fornendo la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, nonché una fonte importante di cibo e medicinali e una parte critica della biosfera".




Noi tutti infatti dipendiamo dagli oceani. Agli oceani sono legate indissolubilmente le vite di miliardi di persone nei Paesi in via di sviluppo, che da essi traggono la fonte primaria di proteine, per non parlare poi del numero di Paesi la cui economia si basa sullo stato di salute degli oceani e cioè sul commercio di pesce e sulle centinaia di miglia di posti di lavoro che esso offre. Che gli ecosistemi marini siano sottoposti a forti stress che ne turbano gli equilibri mettendone a rischio la vita, ormai è un fatto tristemente noto: idrocarburi, scarichi industriali tossici, rifiuti radioattivi, unitamente a una pratica della pesca indiscriminata e all’alterazione climatica, concorrono a uccidere il mare, lo denuncia un rapporto dall’eloquente titolo “Oceani in pericolo”, siglato da Greenpeace e World Watch Institute e condiviso anche dall’ONU. L’inquinamento e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse marine ha ormai raggiunto e superato i limiti della sostenibilità. Presto ne pagheremo le conseguenze economiche, sociali, oltre che ambientali e sanitarie. In aprile, si è riunita per la prima volta a Cape Town, in Sudafrica, la neonata Global Ocean Commission, un organismo indipendente di studio che nei prossimi mesi lavorerà a soluzioni per cercare di invertire lo stato di degrado in cui versano gli oceani e fermare la corsa allo sfruttamento indiscriminato delle loro risorse naturali.

Ma ognuno di noi può fare la sua parte per aiutare a fermare i processi distruttivi in atto. Oggi sono in programma centinaia di eventi per sostenere le azioni sea friendly, per un oceano sano e pulito. E’ possibile contribuire scegliendo fonti energia pulita, per contribuire a combattere l’acidificazione degli oceani o aiutando a ripulire coste e spiagge dai rifiuti. Abituiamoci, inoltre, a seguire piccoli accorgimenti come mangiare pesce sostenibile, fare la spesa portando sempre le borse da casa e usare bottigliette riutilizzabili per l'acqua. «Invitiamo tutti a prendere personalmente parte alla conservazione dell’oceano» ha dichiarato il Coordinatore per la Giornata Mondiale degli Oceani, Alyssa Isakower. «Ognuno di noi può fare qualcosa per contribuire a proteggere il nostro mare!».
Una piccola azione, moltiplicata per migliaia in tutto il mondo, può contribuire ad un significativo impatto collettivo. 

Il Wwf Italia, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, richiede maggiore impegno per una gestione ecosostenibile del Mare Adriatico. L’Adriatico ospita la popolazione più numerosa di tursiopi di tutto il Mediterraneo ed è una zona fondamentale per la sopravvivenza delle tartarughe marine Caretta caretta. Trivellazioni, turismo irresponsabile e pesca stanno mettendo a repentaglio l’ecosistema marino. «Lo sviluppo economico deve andare di pari passo con la conservazione della natura e dei servizi ecosistemici che essa offre – afferma Marco Costantini, responsabile mare Wwf Italia – per questo auspichiamo che nell’ambito dell’Unione Europea si ottenga la tanto agognata pianificazione territoriale marina (Marine Spatial Planning) per la quale il Wwf Italia è attivo nel proporre soluzioni a tutela del più italiano dei mari europei».

LOOK DEEP...

giovedì 5 giugno 2014

World Environment Day!


Oggi tutto il pianeta festeggia la Giornata Mondiale dell'Ambiente (WED). Un’occasione per fare il punto sulle grandi emergenze allo scopo di sensibilizzare quante più persone sui problemi ambientali e favorire l’attenzione e l’azione dei governi in merito ad essi. 
Dalla difesa delle isole che rischiano di essere sommerse per via del surriscaldamento globale al grido di allarme per la foresta amazzonica, su cui il WWF sta focalizzando le sue campagne. 

Sono i temi portanti della 42° edizione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, proclamata nel 1972 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, quando prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), e celebrata ogni anno il 5 giugno. 

Lo slogan di quest'anno è "Raise Your Voice Not The Sea Level" ("Alza la tua voce non il livello del mare") e il Paese ospitante sono le isole Barbados, emblematiche del rischio corso dalle piccole isole di venire sommerse dal mare.                               
L'Onu ha infatti proclamato il 2014 come "Anno internazionela dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS - Small Island Developing States), con l'obiettivo di giungere con un buono slancio mediatico alla Terza Conferenza Internazionale del prossimo settembre, nella quale verrà riproposto con urgenza il tema dell'importanza dei SIDS e della protezione di queste isole in pericolo. L'aumento della temperatura globale sta provocando, infatti, lo scioglimento dei ghiacci eterni e il conseguente innalzamento del livello dei mari (da 10 a 25 cm negli ultimi 100 anni, secondo i dati dell'UNEP) che desta non poca preoccupazione per il destino di arcipelaghi come le Kiribati, le Tuvalu, le Cook, le Marshall e le Maldive. 
I piccoli Stati insulari del mondo, che complessivamente ospitano più di 63 milioni di persone, sono rinomati e apprezzati in tutto il mondo come destinazioni turistiche, luoghi di straordinaria bellezza naturale e vibrante cultura. Essi giocano un ruolo chiave nella protezione degli oceani e nella conservazione della biodiversità. Eppure, ad oggi, si trovano a dover affrontare numerose sfide: la lontananza geografica penalizza la loro capacità di essere parte della catena di fornitura globale, aumenta i costi di importazione – in particolare per l’energia – e limita la competitività nel settore turistico, oltre a farne le zone del pianeta più vulnerabili all’impatto dei cambiamenti climatici, dalle devastanti tempeste alla minaccia di innalzamento del livello del mare. 
I piccoli Stati insulari hanno contribuito poco al cambiamento climatico. La loro produzione annuale combinata di gas a effetto serra è meno dell’1% delle emissioni globali, eppure sono schierati in prima linea per un nuovo accordo giuridico universale sul clima. Sono leader nel settore della prevenzione alle catastrofi naturali e stanno lavorando per raggiungere la neutralità climatica attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili. Tuttavia, nonostante l’impegno congiunto di governi e imprese, città e cittadini non sia mai stato così alto, lo sforzo globale per affrontare il cambiamento climatico non è ancora sufficiente (le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto il massimo storico degli ultimi 800 mila anni). E’ tempo di dare un nuovo slancio all’impegno per contrastare il cambiamento climatico e giungere ad un nuovo concordato che vincoli ad un impegno diffuso per ridurre le emissioni di gas serra abbastanza rapidamente da contenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi centigradi in questo secolo. Questa è la promessa che il mondo deve fare a se stesso e ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo.
"Alza la voce, non il livello del mare. Il Pianeta Terra è la nostra isola condivisa.          Uniamo le nostre forze per proteggerla."
Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite.
LOOK DEEP...

venerdì 23 maggio 2014

Happy Birthday Linneo!



Sì! Io ho passione!


"..ciò che conta è trasmettere passione e in questo tu non sei seconda a nessuno!"

Un complimento inaspettato che mi ha davvero colpito e invaso di una strana sensazione. Mi sento improvvisamente serena, soddisfatta delle mie scelte e piena di energie! L'entusiasmo e la voglia di mettermi in gioco non mi sono mai mancate, ma ultimamente si erano forse un po' assopite. 
Appassionarsi, farsi coinvolgere totalmente da qualcosa e non smetter mai di imparare. Son desideri che dovrebbero essere sempre presenti in ognuno, ma quando vengono accesi nuovamente diventano ancora più forti. Ed io mi ritrovo così ad uscire dal girone degli ignavi in cui ero intrappolata. Fiera di aver scelto un corso di studio seguendo unicamente i miei interessi e di pensare non solo con la mente, senza condizionamenti. Ora più che mai, voglio arricchirmi di esperienze e riempirmi di emozioni autentiche. 

La passione è il motore della vita! E diventa ancora più ricca e preziosa quando la si vuole condividere!
Io sono ipnotizzata dalle mie passioni: eccitanti, travolgenti ed irresistibili. 
Grazie Madre Natura che mi rapisci, lasciandomi ogni volta incredula e strabiliata!

Amo fin da piccola immergermi nella natura e cogliere le sue infinite e bizzarre sfumature. Un profondo amore per il mare ed esperienze di divulgazione scientifica hanno segnato la mia strada inondandomi di gioia, fiducia, gratificazione e consapevolezza. Non mi stancherò mai di diffondere l'amore per l'ambiente e il rispetto per tutte le specie viventi. 
La natura dà spettacolo continuamente ed è affascinante in ogni angolo della Terra, anche nel nostro giardino. Basta saper osservare con occhi meravigliati e curiosi. Seguendo questi istinti mi son appassionata alla fotografia per provare a congelare gli incontri più belli nel mondo naturale e, nel mio piccolo, mostrare e meravigliare davanti alle fantasie di forme, colori, e comportamenti sapientemente modellati dal suo ingegno.

È così che nasce l'idea di questo blog. 
Per me stessa: per la mia ambizione di conoscere ogni aspetto di questo magico universo, per contagiare anche solo un po' con la mia passione e per puro divertimento! 
Per tutti voi, chi più chi meno curiosi, per apprezzare davvero ciò che ci circonda da una prospettiva esaltante e favolosa, che ci aiuta a sentirci parte di una realtà magica in cui ogni organismo è essenziale! 

"LOOK DEEP into nature and the you will understand everything better." Vuole essere un semplice invito a guardare nel profondo e non fermarsi alle cose superficiali che ormai sono ovunque intorno a noi. Continuare ad essere affamati, indagare l'ignoto e riflettere sull'inestimabile valore della natura, unica e vera linfa che alimenta il mondo. Con la speranza di riabbracciare presto le genuine radici con la Nostra Madre Terra! 



giovedì 22 maggio 2014

SOS Biodiversità


In Italia la gru cenerina non nidifica più, il grifone e l'orso bruno rischiano l'estinzione, il delfino e la tartaruga sono in pericolo. Insieme a loro, circa 20mila specie animali e vegetali nel mondo, un terzo di quelle prese in esame dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), sono minacciate da inquinamento, riscaldamento globale e degrado degli habitat, pesticidi agricoli e allevamenti intensivi, eccessi di pesca e introduzione di specie esotiche invasive. 
Oggi 22 Maggio è la Giornata Mondiale della Biodiversità!! Fermiamoci almeno un attimo a riflettere su questi dati! Non possiamo far finta di nulla.. La biodiversità, ovvero l'infinita varietà di forme di vita esistenti, chiede il nostro aiuto per essere protetta; è il patrimonio universale inestimabile, frutto di tre miliardi e mezzo di anni di evoluzione.. è questa ricchezza che mantiene gli ecosistemi stabili e produttivi! 

Charles Darwin saggiamente recita: "Niente esiste di per sè, ma solo in relazione alle altre forme di vita."

Dal 2000 l'Onu le ha dedicato una giornata mondiale per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema, celebriamola e non stanchiamoci di denunciare i gravi pericoli che sempre più deve affrontare. La biodiversità sconta, infatti, le azioni dell'uomo a tutte le latitudini, dall'equatore ai poli.
A livello globale, spiega la Iucn, sono in pericolo il 41% degli anfibi, il 33% delle barriere coralline, il 25% dei mammiferi, il 13% degli uccelli e il 30% delle conifere. In Europa la situazione più grave è nel Mediterraneo, dove rischiano il 21% delle specie valutate in Spagna, il 15% in Portogallo e il 14% in Grecia. L'Italia detiene il primato della biodiversità europea con oltre 67mila specie di piante e animali, circa il 43% di quelle presenti nel Vecchio Continente. 
Anche in Italia, però, le popolazioni di vertebrati sono in declino, soprattutto in ambiente marino. Su 672 specie esaminate, 6 sono estinte (oltre alla gru cenerina la quaglia tridattila, il gobbo rugginoso, il rinolofo di Blasius, lo storione e lo storione ladano), 161 sono gravemente minacciate di estinzione e 49 in pericolo. Stando all'Ispra, il 50% delle piante, il 51% degli animali e il 67% degli habitat, tra quelli di interesse europeo presenti in Italia, sono in uno stato di conservazione cattivo o inadeguato. 
Dati che descriverei assolutamente allarmanti!!
Le conseguenze di questa perdita ricadono su tutti, poichè investono settori chiave come l'alimentazione e l'energia, le risorse idriche e la vulnerabilità ai disastri naturali. 
La biodiversità, ricorda infatti Legambiente, è il "capitale naturale" del Pianeta. Dal suo mantenimento dipendono il cibo e le materie prime, la regolazione delle acque e lo stoccaggio della CO2, mentre la sua compromissione danneggia gli ecosistemi e anche l'economia. L’equilibrio dell’ecosistema, infatti, è conservabile solo se ogni specie riesce a svolgere il suo compito naturale.
Secondo l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) i danni causati dalla perdita della biodiversità, da qui al 2050, sono stimabili tra i 2 e i 5 trilioni di dollari all'anno. Anche per questo, sottolinea l'associazione ambientalista, <la biodiversità può e deve essere una leva su cui puntare per rilanciare l'economia del Paese>.
Della serie.. non vogliamo farlo per l'ambiente, facciamolo per noi! 

LOOK DEEP... 

lunedì 12 maggio 2014

E vissero per sempre infelici e scontenti...


Unhappily Ever After..
Come vivrebbero i personaggi Disney nel mondo reale?! È quello che si è chiesto Jeff Hong, l'autore del blog  Unhappily Ever After. L'artista ha creato una ricontestualizzazione dei protagonisti delle favole a cartoni animate più conosciute al mondo, che vengono collocati nella cruda realtà e spietata realtà.
Il mare di Ariel è orribilmente inquinato, la Cina di Mulan è soffocata dallo smog, il villaggio di Pocahontas è stato trasformato in un casinò e Alice è una tossicodipendente. Le favole hanno sempre un lieto fine, ma la realtà ahimè è molto diversa e di gran lunga peggiore. Inquinamento, violenza, razzismo è quello con cui si trovano a dover fare i conti anche le belle principesse.
I cartoni animati diventano realtà: dai mondi allegri e colorati dove si canta Hakuna Matata a quelli freddi e crudeli in bianco e nero.
...e vissero per sempre infelici e scontenti!

Look deep...














mercoledì 30 aprile 2014

World's Deadliest Animals



lunedì 28 aprile 2014

Madre Terra!


"Insegna ai tuoi figli che la Terra è nostra madre. Tutto ciò che accade alla Terra, accadrà ai figli della Terra. Se gli uomini sputano in terra, sputano su loro stessi. Questo noi sappiamo: la Terra non appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene alla Terra." Un popolo di selvaggi indiani forse ha qualcosa da insegnare a noi bianchi civilizzati, un bene unico e indispensabile che stiamo perdendo sempre più senza accorgercene.. Non abbiamo alcun diritto di distruggere ciò che non è nostro.. ma abbiamo il dovere di preservare l'ambiente e le risorse della Terra per noi e per le generazioni future!  Invece.....
Look deep!

martedì 22 aprile 2014

Google e la Giornata della Terra!


Scarabeo stercorario, medusa quadrifoglio, colibrì rosso, macaco giapponese, pesce palla e camaleonte velato: sono gli animali che Google ha scelto per celebrare questa giornata. La Giornata della Terra (Earth Day) è un'occasione per tornare a sottolineare l'importanza della protezione e della conservazione dell'ambiente  e delle risorse naturali, non dimenticando le molteplici minacce per il nostro pianeta (dall'inquinamento di aria, acqua e suolo, fino alla distruzione degli ecosistemi). La Giornata viene ricordata in tutto il mondo, poichè sancita dalle Nazioni Unite nel 2009, ma già dal 1970 era celebrata ogni anno il 22 aprile, per sensibilizzare su temi quali la fame nel mondo, l'inquinamento e lo sviluppo sostenibile. Almeno oggi fermiamoci a  riflettere su un impegno che dovrebbe riguarda tutti noi: se non ci prendiamo cura della Terra, la grande casa in cui viviamo, come possiamo prenderci cura di noi stessi?!
Come in tutte le grandi occasioni, Google ci ha abituati a festeggiare con i suoi divertenti doodle animati. Per la Giornata della Terra ne ha creati ben sei, dedicati ad animali particolari e non molto conosciuti. Goggle ci invita così a salvaguardare l'ambiente imparando a conoscere e ad apprezzare i suoi preziosi abitanti.
Lo scarabeo stercorario è un animale coprofago che si nutre di sterco, come il nome suggerisce, e nel doodle possiamo osservarlo svolgere la sua abitudine preferita! Formare una caratteristica pallina di escrementi che fa rotolare sul terreno, così da trasportare il cibo più facilmente al nascondiglio. Oltre che come riserva di nutrimento questa pallina viene usata anche per deporvi e proteggere le uova. Ma quest'animale è dotato di superpoteri ed è considerato il più forte esistente in natura. Udite bene: è capace di tirare e sollevare un peso pari a 1141 volte la propria massa corporea!!! Facendo due conti sarebbe come se un uomo di 75 kg fosse in grado di spostare più di 85 tonnellate! Inoltre recentemente è stato scoperto che per i suoi spostamenti questo coleottero si orienta usando la Via Lattea, riuscendo a muoversi e spostare le pallottole sempre in linea retta.
La medusa quadrifoglio (nome comune per indicare Aurelia Aurita) è estremamente diffusa nell'Emisfero Boreale e la si può facilmente scorgere anche nel Mar Mediterraneo. La sua caratteristica particolare è la presenza di quattro strutture circolari (le gonadi) sulla sommità dell'ombrello trasparente, che con la loro disposizione creano visivamente un quadrifoglio, da cui deriva il nome comune. Che Google l'abbia scelta come  portafortuna?
Il colibrì rosso, insieme a tutti i colibrì, è conosciuto per essere l'animali più piccolo al mondo: il suo peso oscilla tra i 5 e i 20 grammi con una dimensioni di 8-9 cm. Ha una vita media di soli 5 mesi ed è il più grande viaggiatore della sua famiglia arrivando a compiere 3200 km durante la migrazione invernale verso i luoghi caldi. E' capace di rimanere immobile a mezz'aria e di volare in modo retrogrado grazie al rapidissimo battito delle ali (primato di 200 battiti al secondo) che gli consente di nutrirsi del nettare dei fiori. Tutti i colibrì sono importantissimi agenti di impollinazione. Il battito delle ali è così rapido che producono un ronzio, per il quale vengono anche chiamati "uccelli mosca". La loro distribuzione è limitata al Nord e Sud America e sono animali a rischio di estinzione.
Il macaco giapponese è una scimmia della famiglia Cercopithecidae diffusa nelle foreste delle montagne giapponesi. Per la sua buffa tonalità del viso gli è valso anche l'appellattivo di macaco dalla faccia rossa, tratto che lo rende riconoscibile dalle altre specie. Sono chiamate anche scimmie delle nevi per i loro habitat nordici. Sono ottimi nuotatori e per sopportare il freddo si immergono nelle calde acque termali delle sorgenti giapponesi. Sono animali dai comportamenti molto interessanti e intelligenti: si lanciano palle di neve per divertimento e lavano il cibo prima di mangiarlo (abitudine in comune solo con i procioni).
Il pesce palla è un pesce comune in tutte le acque tropicali. La rigidità del suo corpo non ne fa un buon nuotatore, ma grazie alle sue armi di difesa, non risulta oggetto di predazione. E' in grado di ingurgitare rapidamente grosse quantità d'aria divenendo molto grande e difficile da inghiottire anche per predatori di notevoli dimensioni. Inoltre la sua carne contiene un veleno molto potente, la tetradotossina, una neurotossina che inibisce la funzione respiratoria, portando rapidamente alla morte. Recenti studi hanno osservato come i gas rilasciati dal pesce palla abbiano effetti psicotropi su altri animali marini come i delfini che giocano con loro apprezzando le sensazioni di sballo che tali gas danno loro.
Il camaleonte velato vive nella penisola arabica ed è caratterizzato da un netto dimorfismo sessuale (i maschi fino a 60 cm, mentre le femmine sono grandi solo la metà). Sono arboricoli e passano la loro vita ad un'altezza di 1-3 m dal suolo, dormendo tra i rami più alti. Il camaleonte velato è capace di restare immobili e perfettamente mimetizzato per catturare la sua preda con la lingua lunga ed appiccicosa che estroflette velocemente. Predilige insetti come cavalletti, grilli e larve e beve acqua in gocce dalle foglie. Look deep...