Alcuni giorni fa, mi sono imbarcata all'alba per eseguire dei monitoraggi periodici sullo stato di salute degli stock ittici* di vongole (Chamelea gallina) in Alto Adriatico.

Non ero mai stata su una vongolara e, complice il sole splendente e il mare che più calmo non poteva essere, la giornata è andata alla grande! Partiti da Cattolica abbiamo navigato verso Nord, scorgendo due inconfondibili strutture della costa romagnola: la ruota panoramica Eye Love di Rimini e il grattacielo di Cesenatico!
Da Cesenatico abbiamo iniziato il campionamento: 9 zone (fino a tornare a Cattolica) con 3 transetti ciascuna, rispettivamente distanti 0.25-0.50-0.75 miglia** dalla costa. Obiettivo: raccogliere per ogni transetto due campioni: il campione di substrato, con tutti i vari organismi presenti e il campione detto vagliato, costituito dalle sole vongole, dopo aver filtrato il substrato per taglia e specie.
Insieme alle vongole e agli altri Molluschi Bivalvi e Gasteropodi presenti per la stragrande maggioranza, abbiamo pescato anche ofiure, oloturie Trachythyone elongata, un paio di rombi Scophtalmus rhombus e qualche mazzancolla Penaeus kerathurus, che ho provato ad assaggiare cruda (come è stato consigliato a me, confermo che il suo sapore si apprezza al meglio tenendola qualche secondo in più in bocca). Ho anche mangiato i cosiddetti cuori, chiamati così per via della loro forma (Acanthocardia tubercolata). Sono dei grossi bivalvi con un esagerato e muscoloso piede rosso.. ebbene è proprio quella la parte che si mangia e sorpresa... ha un inaspettato gusto di frutta, per l'esattezza di melone!!! Provare per credere!
La pesca delle vongole rappresenta una delle principali risorse per la pesca in Alto e Medio Adriatico e risale a tempi antichi, ma a partire dagli anni '60, con l'introduzione delle draghe idrauliche è iniziato un graduale esaurimento della risorsa.
La vongolara attuale è un'imbarcazione provvista di una draga idraulica, posta a prua, che, dopo essere stata calata, come un rastrello penetra nel fondo sabbioso o fangoso e raccoglie gli organismi presenti nel substrato. La draga è costituita da una griglia metallica (maglia di circa 12 mm) e da una pompa che spruzzando acqua dilava dalla draga le parti di substrato più minuto.

Decisamente interessante è stato ascoltare i pescatori discutere sulle difficoltà che riscontrano ormai da 2-3 anni poichè a causa di un eccessivo sfruttamento della risorsa e secondo loro anche per alcune morie inspiegabili, la quantità del pescato si è ridotta notevolmente. È in atto una vera crisi del settore e come soluzione gli operatori chiedono a gran voce all'UE di modificare i regolamenti in favore di un abbassamento della taglia minima di cattura. Attualmente questa è fissata in 25 mm, ma viene oggi contestata come immotivatamente eccessiva, se comprovato che la specie raggiunge la maturità riproduttiva al di sotto dei 18 mm.
*Stock ittico ---> frazione della popolazione che può esser soggetta alla pesca commerciale. A differenza dell'intera popolazione non conta gli individui avannotti e i giovanili, non sfruttabili dalla pesca poichè sotto la taglia minima di cattura.
**Miglio marino = 1852 m.
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