Sono crostacei molto apprezzati in cucina... con l'aragosta che conquista il podio per maggiore pregiatezza!
Appartengono all'ordine dei Decapodi, ma a due famiglie diverse: l'astice rientra nella famiglia dei Nephropidi, mentre l'aragosta in quella dei Palinuridi.
Ma come distinguerli senza difficoltà?! Dalle chele!!!
Nell'aragosta, invece, sono assenti le zampe chelate (come in tutti i Palinuridi) ed è presente un carapace spinoso.
Entrambi hanno due paia di antenne: un paio estremamente lungo e ripiegato all'indietro che svolge la funzione di recettore tattile e olfattivo, di movimento e di udito e un paio (antennule) che svolge la funzione di recettore chimico altamente sensibile, in grado di rilevare quantità anche minime di amminoacidi, che si trovano nel tessuto animale.
Homarus gammarus è l'astice europeo, distribuito in Mediterraneo e in Atlantico Orientale. Per lo più notturno e spesso aggressivo, raggiunge i 60 cm di lunghezza e vive in grotte e anfratti; raro sotto i 50 m.
Stessa distribuzione geografica per l'aragosta Palinurus elephas, di colore bruno-rossastra o bruno-violacea, è una specie gregaria e sedentaria che predilige fondali rocciosi con caverne e tane fino a 70 m.
Altre due specie di aragosta abitano il bacino del Mediterraneo: Panulirus regius con una colorazione varia sulle tonalità del verde, è comune nelle zone poco profonde (5-15 m) e Palinurus mauritanicus rosa con chiazze bianche, vive in acque più profonde (180-600 m).
Semplice così il riconoscimento, non trovate?!
Semplice così il riconoscimento, non trovate?!