venerdì 16 agosto 2013

Due ali nel blu..


Pausa pranzo. Zero corrente. Lo sguardo che vaga tra coralli di fuoco, gorgonie ed anemoni. Qualche foto qua e là. Si inizia il rientro, già un po' delusi dai tanto attesi quanto ormai difficili incontri con i padroni del mare: tartarughe, mante, aquile di mare e ovviamente squali.. 
E invece un istante dopo, la frenesia di un dito che punta verso il blu.. Maestosa, elegante, incurante della nostra presenza vola tranquilla.. incredibili ed assolutamente indimenticabili istanti sott'acqua!




















Le mante sono pacifici giganti del mare, conosciute per le loro enormi dimensioni, le pinne pettorali triangolari simili ad ali e le pinne cefaliche a forma di corna dirette in avanti.  Sono animali pelagici che vivono in mare aperto, in zone temperate, subtropicali e tropicali. Come tutti i pesci appartenenti alla classe dei Condroitti hanno uno scheletro cartilagineo, che conferisce loro un'ottima flessibilità nei movimenti. Prive sia di pinne dorsali che caudali, hanno le branchie situate nella parte inferiore del corpo.
Le protuberanze cefaliche si sviluppano ai lati della bocca e quando distese aiutano lo zooplancton a confluire nell'enorme bocca che tengono aperta durante il nuoto. 

Nuotano nell'oceano e compiono veri e propri balzi fuori dall'acqua (fino a 2.5m) per poi rituffarsi, non si conosce ancora bene il perchè di questo comportamento, un'ipotesi sembra essere per rimuovere dal corpo i parassiti. 
Presentano dimorfismo sessuale con le femmine più grandi. All'età di cinque anni raggiungono la maturità sessuale e sono pronte per accoppiarsi nelle zone tropicali tra dicembre e aprile. Animali ovovivipari. La gestazione dura circa 13 mesi e ogni femmina dà alla luce un individuo (circa 1 metro e oltre i 10Kg di peso) che crescerà molto rapidamente, raddoppiando nell'arco di un anno le sue dimensioni. 

Classificata nella Red List dell'IUCN 2010 tra gli animali near threatened, prossimi alla minaccia di estinzione, dovuta a cause antropogeniche tra cui inquinamento, caduta accidentale nelle reti e pesca per le loro particolari branchie usate nella medicina orientale. Inoltre il loro lento tasso riproduttivo, uno o due piccoli ogni 5 anni accresce la minaccia. Sono specie protette dalla Convention on migratory species of wild animals, ma rimangono molto vulnerabili vicino alle coste, dove nuotano lentamente e in superficie, diventando facili prede di pescatori.
       


Manta o Mobula?!?
La manta viene spesso confusa con una mobula, della stessa famiglia, ma dalla quale si distingue conoscendo alcune differenze. La mobula ha dimensioni minori con la bocca posta nella parte inferiore rispetto al capo, denti presenti su entrambe le mascelle e pinne cefaliche non flessibili come nella manta.



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